sabato 3 settembre 2011

Percepisco le cazzate (anche a distanza)

Ma che cavolo è 'sta minchiata che sparano da due anni dei "gradi percepiti"?

"No perchè se ci sono 38 gradi e un'umidita del 78,5% è come se ci fossero 39,2gradi con il 75,31% di umidità, poi bisogna considerare che la luna è in pesci e quindi aggiungere un 3,21% alla temperatura, capito?"

Che sei stronzo sì, l'ho capito, caro meteorologo o giornalista delle palle.

Fidatevi, fate come me, se il barometro segna "Bel tempo", 38 gradi e umidità del 90% la situazione è Caldo Porco, percepito?


martedì 9 agosto 2011

EKKEKKAKZZO

Io sinceramente non kapisco kuesta mania ke hanno tutti 'sti kazzoni ke skrivono tutto kon la kappa.
Soprattutto se appartengono ad una certa ala politica, quella che si accaparra tutti i principi e concetti filosofici positivi per darsi un tono da figo intellettualoide e distinguere gli amici dai nemici.
(E non provate a catalogarmi in qualsivoglia area politica perchè avete proprio sbagliato persona.)

"E' per risparmiare karatteri kuando sei di korsa no?"
E provare a risparimare a noi le kazzate ke dici?
Ma dove sta il risparmio?
Se non sai pigiare quattro tasti in croce risparmiaci i tuoi concetti affrettati, visto che già fanno cagare quelli su cui rifletti da anni.

"E' il linguaggio di noi giovani no?"
No, l'italiano è anche mio brutto merdone, almeno quello.
Anzi è più mio che tuo visto che lo so meglio di te.

"E' una sorta di linguaggio in kodice ke si usa tra i ragazzi no?"
Ma che bel codice, ci avessero pensato i nazisti a questa crittografia avanzata non avrebbero certo perso la guerra.

Ma andate a kakare.

lunedì 7 marzo 2011

Schiacciauva schiacciapalle

Una delle molte categorie di persone che mi danno una certa irritazione sono decisamente i finti esperti di vini.

Ma non quei minchioni che vanno in televisione a sciorinarti i tannini, il giallo paglierino e i sentori di grafite e mela renetta colta in un mattino di marzo inoltrato, quando il sole faceva capolino tra le nuvole giusto per darti del pirla.

No, quelli sono dei veri e propri coglioni.
Gente che rende la rubrica di economia divertente o quantomeno interessante.

Mi riferisco a quei parenti o conoscenti (tutti ne hanno uno o più) che hanno fatto un corso da sommelier al Sommo Istituto Vignaiolo con l'esimio professor Fraccazzo da Velletri e improvvisamente hanno visto la luce
E in tutte le occasioni di incontro tirano fuori "la bottiglia".
Iniziando a declamare quanti chilometri in ginocchio hanno dovuto fare per riuscire ad averne una, comprata per 280 euro da un contadino del sud est della Corsica che coltiva tutto con il letame migliore di produzione propria.
Poi infilano il cavatappi e iniziano ad arrancare delusi dal fatto che avrebbero dovuto fare un po' più di palestra il mese prima e all'improvviso...

(nella sala cala il silenzio)

Pop!

iniziano ad annusare a caso il tappo, la bottiglia, facendo delle smorfie come di uno che ha capito qualcosa...

versano, ma poco...

fanno girare il bicchiere (e non solo)...

guardano il colore...

riannusano....

di nuovo la smorfia....

assaggio con ravanamento guance/labbra in stile sacerdotale...

un 'uhm' soddisfatto dell'acquisto...

ti guardano puntandoti la bottiglia alla fronte...


"no grazie, non bevo".


A quel punto sei segnato, non esisti più.
Ti lanciano un'occhiata come se avessi appena sputato in faccia al contadino della Corsica e passano oltre.
Da quel momento in poi tu sei inferiore, sei uno che non capisce nulla della vita, una merdina, uno schifo, un frutto marcio pestato con piedi luridi e lasciato a marcire per 24 mesi in cantina.

E' in quel momento che ti avvicini più al contenuto di quella bottiglia di quanto loro non potranno mai capire.

venerdì 4 febbraio 2011

Razze

La popolazione mondiale può essere tranquillamente divisa in due categorie:

  • gli ingegneri
  • i non ingegneri

Il mondo è troppo piccolo per tutte e due, ed entrambe sanno quale delle due non appartiene al mondo.

mercoledì 5 gennaio 2011

Crock circles

Ok alieni, vi lancio una sfida: vediamo se riuscite a fare due cerchi nel grano più grossi delle palle che mi avete fatto.